Ho letto un articolo su La Repubblica nel quale si sottolinea con toni volutamente allarmanti che 200mila posti di lavoro nella PA sono potenzialmente a rischio sostituzione per colpa dell’IA. Segue una disamina su dati, cifre e motivazioni che non sto a giudicare ma che se volte potete leggere qui
L’introduzione dell’intelligenza artificiale (IA) nelle aziende ha sollevato preoccupazioni significative riguardo al rischio di perdita di posti di lavoro. Questo timore è alimentato dall’automazione crescente di compiti ripetitivi e dall’adozione di sistemi intelligenti capaci di svolgere mansioni che un tempo richiedevano l’intervento umano. Tuttavia, è fondamentale esaminare questa questione con un approccio bilanciato, considerando sia i rischi reali che le opportunità emergenti.
Prima di immergerci in queste considerazioni però, permettetemi di ricordare che dalla rivoluzione industriale in poi, c’è sempre stata una scoperta o un evento che ha inevitabilmente cambiato il modo di lavorare dell’uomo. Quello che stiamo vivendo adesso è solo uno di questi passaggi ed è normale averne timore in quanto vediamo la reale possibilità di perdere lavoro, ma non abbiamo la visione necessaria a comprendere quali saranno le nuove professionalità richieste nel futuro prossimo.
Solo nel mio arco di vita (50 anni) ho vissuto il passaggio dalle telefonate Duplex fatte da telefoni con il cavo e la rotella ad uno smartphone. Ho visto le VHS a noleggio e adesso guardo Netflix. Il mio primo anno di scuole superiori c’erano le schede perforate, floppy disk da 1,44MB e adesso ho Gigabyte sul mio smartphone e petabyte a disposizione sui cloud. Modem con linea a 9600bps e adesso se non vedo almeno 1GB/s sullo speedtest di Ookla penso che la connessione sia pessima. Tutto cambia, in meglio? Non lo so, ma se una cosa è inevitabile allora è meglio cercare di sfruttarla a proprio vantaggio più che lasciarsi sopraffare dai timori..
Quello che è certo però, è che le competenze richieste saranno di alto livello, cosa questa che dal mio punto di vista farà sicuramente evolvere il genere umano più che appiattirlo come si tende a credere (o ci inducono a credere) oggi. E su questo faccio un esempio che se volete è banale ma serve solo a far capire il mio pensiero. Oggi abbiamo delle IA in grado di generare fantastiche immagini. Qualche grafico lavorerà di meno? Forse si ma il punto è un altro. Di fronte ad un software che potenzialmente può creare di tutto, cosa gli chiedi di creare? Ecco quindi che dovremo sforzarci di pensare come un grafico (nuove competenze) e se non ci riusciamo ci rivolgeremo per forza di cose ad un grafico che intanto avrà acquisito nuove competenze per padroneggiare i nuovi strumenti.

Cercherò di essere ancora più chiaro. Una grafica come questa l’avreste mai immaginata? E se anche vi fosse venuta in mente, come fate a farla generare a Midjourney o Ideogram?
Dai, per questa volta vi aiuto:
A captivating 3D render illustration of a medieval playing card, featuring Kermit the Frog as the Joker character. The card is adorned with intricate designs and motifs, and the letter “K” is prominently displayed in large, bold letters. Kermit’s green skin and wide smile are accentuated by the card’s design, giving it a whimsical and playful feel. The overall atmosphere of the conceptual art is medieval, with a touch of modern design, creating a unique and eye-catching illustration., 3d render, illustration, conceptual art
Quando è nato Photoshop vi assicuro che le paure erano le stesse.
Il Rischio di Perdita di Lavoro
La sostituzione dei lavoratori umani con macchine e algoritmi è già una realtà in molti settori. Le catene di montaggio, il servizio clienti e persino la diagnosi medica sono campi in cui l’IA ha dimostrato una notevole efficacia. Ad esempio:
- Manifattura: I robot industriali possono eseguire compiti di assemblaggio e produzione con maggiore precisione e velocità rispetto agli esseri umani.
- Servizi: I chatbot e gli assistenti virtuali stanno progressivamente sostituendo il personale di supporto nei call center.
- Sanità: Gli algoritmi di apprendimento automatico possono analizzare immagini mediche e fornire diagnosi preliminari, riducendo la necessità di personale medico per compiti di screening.
Ma più in generale, qualsiasi lavoro sequenziabile o divisibile in codici e procedure è potenzialmente a rischio. Pensiamo ad esempio agli avvocati. La cosa risulta più evidente negli Stati Uniti che da noi, in quanto una sentenza negli USA fa giurisprudenza. E’ quindi naturale pensare ad un algoritmo che, letti i capi di imputazione, vada a consultare tutte le sentenze e trovi quella giusta. E’ chiaro però che la parola finale (il giudizio) sarà (per il momento) l’uomo a darlo. Pensiamo adesso solo alle ore e ore di lavoro di ricerca e consultazione che verranno eliminate.
Il problema è che non sappiamo gestire il tempo libero, ma qui entrano in gioco considerazioni di tipo psicologico e la convinzione che ci hanno inculcato da decenni che il lavoro “nobilita”. Cosa nobilita? Stare seduti 8 ore al giorno ad una scrivania per 40 anni? Seriamente?
Comunque, secondo uno studio del World Economic Forum, si stima che l’IA potrebbe spostare fino a 85 milioni di posti di lavoro entro il 2025, ma al contempo potrebbe crearne 97 milioni di nuovi, suggerendo una dinamica di trasformazione piuttosto che di mera eliminazione.
Nuovi Lavori e Opportunità
Nonostante le preoccupazioni, l’IA offre anche numerose opportunità per la creazione di nuovi lavori. Ecco alcuni scenari promettenti:
- Sviluppo e Manutenzione dell’IA: L’aumento dell’uso dell’IA richiede una vasta gamma di competenze tecniche per sviluppare, implementare e mantenere questi sistemi. Ciò include ingegneri del software, data scientist e specialisti in cybersecurity.
- Analisi dei Dati: Con la crescita esponenziale dei dati, c’è una crescente domanda di analisti che possano interpretare e dare senso a queste informazioni, trasformandole in insights utili per le aziende.
- Etica e Governance dell’IA: La necessità di garantire che l’IA sia utilizzata in modo etico e responsabile ha portato alla creazione di ruoli focalizzati sulla supervisione e regolamentazione dell’IA, come esperti di etica tecnologica e compliance manager.
- Industrie Creative: L’IA sta anche aprendo nuove frontiere nelle industrie creative, permettendo la creazione di contenuti multimediali, design e arte attraverso strumenti avanzati di generazione automatica.
Evoluzione del Lavoro e Transizione Tecnologica
Siamo indubbiamente in un periodo di transizione tecnologica, dove il concetto di lavoro sta evolvendo rapidamente. La tradizionale sicurezza del “posto fisso” sta lasciando il posto a un mercato del lavoro più dinamico e flessibile. Questo cambiamento non è solo una conseguenza dell’IA, ma di una serie di fattori che includono la globalizzazione, l’evoluzione tecnologica e i cambiamenti nelle aspettative dei lavoratori.
Le persone oggi cambiano lavoro più frequentemente e sono più inclini a cercare opportunità che offrano crescita personale e professionale. In questo contesto, l’educazione continua e l’aggiornamento delle competenze diventano fondamentali. Le aziende e i governi devono investire in programmi di riqualificazione e formazione per aiutare i lavoratori a transitare verso nuovi ruoli emergenti.
L’introduzione dell’IA nelle aziende comporta rischi oggettivi di perdita di lavoro, specialmente per i ruoli ripetitivi e manuali. Tuttavia, la storia dimostra che ogni rivoluzione tecnologica ha portato alla creazione di nuovi tipi di lavoro e opportunità. Il futuro del lavoro sarà caratterizzato da una maggiore interazione tra esseri umani e macchine, con ruoli sempre più orientati all’innovazione, alla creatività e alla gestione dei sistemi intelligenti.
Questo periodo di transizione richiede adattabilità e una mentalità orientata al lifelong learning. Siamo chiamati a vedere l’IA non solo come una minaccia, ma come una leva per migliorare la produttività e la qualità della vita, aprendoci a un futuro in cui l’evoluzione del lavoro sarà continua e stimolante.
Non abbiate paura.
PS L’immagine di copertina è stata creata con Ideogram. L’idea di partenza era una matita che cancella un ufficio con dei computer e un uomo che crea la sua nuova strada. Il prompt utilizzato è il seguente:
A captivating 3D rendering of a surreal scene where a massive eraser at the end of a pencil is erasing the floor of an office filled with desks and computers. As a result, the ground appears, allowing a man to walk on it. The pencil is prominently positioned in front of the man, who is advancing towards it. The vivid sunset envelops the sky, creating a serene atmosphere.