Come i Trend Estetici di TikTok Stanno Ridisegnando la Cultura Giovanile

I social media hanno catalizzato la nascita di numerose sottoculture estetiche, conosciute come “Core”. Questi movimenti, che spaziano dal Barbiecore al Dark Academia, non sono semplici trend di moda, ma veri e propri linguaggi visivi che i giovani adottano per esprimere la propria identità, cultura e appartenenza. Esplorando queste tendenze, si apre una finestra sulle dinamiche sociali e culturali che caratterizzano le generazioni più giovani. In questo articolo, ci immergeremo nelle diverse estetiche “Core”, analizzando come ciascuna rifletta il panorama culturale contemporaneo.

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L’Impatto di Barbiecore: Dal Cinema alla Strada

Il fenomeno del Barbiecore rappresenta una delle manifestazioni più evidenti e colorate dell’influenza della cultura pop sulla moda contemporanea. Questa tendenza è stata catalizzata principalmente dal lancio del film di Barbie, diretto da Greta Gerwig, con protagonista Margot Robbie. Il film ha agito come un detonatore culturale, trasformando l’immagine di Barbie da un semplice giocattolo a un’icona di stile e a un movimento di moda. La scelta del rosa caldo, in particolare, ha trascinato questa tonalità fuori dalle camere delle bambine per portarla prepotentemente sulle passerelle e nelle strade.

Margot Robbie, indossando una serie di outfit rosa vivaci durante il tour promozionale del film, ha contribuito a cementare il rosa come simbolo di empowerment, gioia e autoespressione. La viralità su TikTok, con oltre 15 miliardi di visualizzazioni, non ha fatto altro che amplificare ulteriormente l’impatto visivo e culturale di questa estetica. La moda ha risposto con entusiasmo: designer come Valentino e Versace hanno introdotto collezioni che presentano variazioni sul tema del rosa Barbie, spaziando da toni saturi e brillanti a sfumature più delicate e giocose.

Al di là dell’aspetto visivo, il Barbiecore ha anche un significato più profondo. Esso rappresenta un rifiuto delle norme di genere tradizionali e una celebrazione dell’individualità. Nell’era post-millenaria, l’autoaffermazione attraverso la moda è più che mai un campo di battaglia per la discussione su identità e espressione personale. Il rosa, una volta stigmatizzato come un colore frivolo riservato alle ragazze, è ora riabbracciato e rivendicato come simbolo di forza e affermazione.

In termini commerciali, l’influenza del Barbiecore è tangibile nei numeri di vendita di abbigliamento, accessori e persino cosmetici. Marchi fast fashion e di lusso hanno rapidamente integrato il rosa nelle loro offerte, spesso utilizzando materiali sostenibili e pratiche etiche per attrarre un pubblico consapevole e impegnato. Inoltre, il fenomeno ha stimolato un rinnovato interesse per tutto ciò che è retro e nostalgico, facendo leva su un sentimento di conforto derivante dai ricordi dell’infanzia, ma reinterpretato in chiave moderna e sofisticata.

Il successo del Barbiecore dimostra come una tendenza, nata dall’intersezione tra cinema e social media, possa evolvere rapidamente in un movimento globale che sfida le convenzioni e ridefinisce le percezioni culturali di genere, bellezza e moda.

Normcore: La Rivincita del Minimalismo

Il Normcore, termine che fonde le parole “normal” e “hardcore”, è una corrente estetica emersa come reazione alla saturazione delle tendenze di moda sempre più elaborate e alle distinzioni sociali basate sull’abbigliamento. Originato intorno al 2013, questo stile ha guadagnato popolarità per la sua filosofia radicata nel vestire in modo intenzionalmente anonimo e accessibile, proponendo una moda “senza fronzoli” che rifugge l’ostentazione tipica delle etichette di lusso. In un’era in cui la moda sembra urlare sempre più forte per attirare l’attenzione, il normcore parla sottovoce, celebrando l’ordinario.

Il normcore non si limita solo a una scelta di vestiti pratici e comodi, come jeans a gamba dritta, t-shirt basiche, felpe con cappuccio e scarpe da ginnastica semplici, ma è anche un atteggiamento che esalta l’autenticità e una forma di resistenza contro la cultura del “mostrare”. Questo stile trova radici nella filosofia minimalista e nel desiderio di riconnettersi con le realtà più autentiche della vita quotidiana, contrapponendosi all’individualismo esasperato e al consumo sfrenato.

Il normcore è spesso interpretato come una tendenza che valorizza l’uguaglianza e l’inclusività, rendendo la moda accessibile a tutti, senza distinzioni di status sociale o economico. È interessante notare come, nonostante la sua natura anti-moda, il normcore sia diventato una dichiarazione di stile influente, adottato sia da figure del mondo tech come Steve Jobs e Mark Zuckerberg, che prediligono una uniforme quotidiana semplice per ridurre la “fatica decisionale”, sia da celebrità che occasionalmente abbracciano questo stile per le sue qualità di comfort e praticità.

Inoltre, l’evoluzione del normcore dimostra una crescente apprezzamento per la sostenibilità nella moda. La preferenza per capi di qualità, durevoli e versatili si allinea con la crescente preoccupazione per l’impatto ambientale dell’industria della moda. La scelta di pezzi meno legati alle tendenze stagionali e più orientati alla longevità rispecchia un cambio di paradigma nella percezione del lusso e del valore nella moda contemporanea.

Il normcore, quindi, più che una semplice tendenza, è un movimento culturale che interpella il nostro rapporto con la moda e il consumo, proponendosi come una riflessione sull’autenticità e sulla sostenibilità in un mondo sempre più orientato all’apparenza. Questa tendenza sembra destinata a lasciare un’impronta duratura, influenzando non solo le scelte di stile ma anche i valori di una nuova generazione di consumatori.

Nuove Espressioni di Stile: Grandadcore e Secretarycore

Il paesaggio della moda giovanile è in costante evoluzione, con nuove tendenze che emergono rapidamente grazie alla vasta rete di interazioni sui social media. Tra queste, il Grandadcore e il Secretarycore si distinguono per il loro approccio unico all’appropriazione di stili tradizionali, reinventandoli con una fresca prospettiva che risuona profondamente con le giovani generazioni.

Grandadcore: Comfort Nostalgico e Stile Scandinavo

Il Grandadcore trae ispirazione dall’abbigliamento quotidiano e confortevole dei nostri nonni, introducendo un senso di familiarità e nostalgia nella moda giovanile. Caratterizzato da elementi come mocassini, Birkenstock Boston, calzini a maglia spessa, pantaloni gessati o beige, maglioni a trama grossa e gilet all’uncinetto, questo stile enfatizza il comfort senza sacrificare l’eleganza.

La sua popolarità è evidente non solo nei post di influencer su TikTok, ma anche nelle scelte di celebrità come Emma Chamberlain, Bella Hadid, Alexa Chung e Kendall Jenner, che hanno abbracciato e promosso questa estetica “comodamente intenzionale” con un tocco quasi scandinavo. Questo stile riscuote successo per la sua capacità di combinare praticità e moda, offrendo una soluzione elegante ma accessibile per la vita quotidiana.

Secretarycore: Audacia e Professionalità Rivisitate

Dall’altra parte dello spettro, il Secretarycore trasforma l’abbigliamento tradizionalmente associato agli ambienti d’ufficio in una dichiarazione di stile audace e spregiudicata. Questo stile prende il nome dall’abbigliamento formale da segretaria e lo reinterpreta con un tocco di modernità e ribellione. Elementi distintivi del Secretarycore includono occhiali da vista sottili, spesso con montature ispirate agli anni ’90, camicie con colletto rigido e pantaloni slim.

Questa tendenza è stata adottata massicciamente da celebrità come Bella Hadid, Julia Fox e Billie Eilish, che hanno dimostrato come un outfit aziendale possa essere trasformato in un simbolo di indipendenza e sicurezza. Il passaggio di questa tendenza dalle passerelle ai red carpet e persino agli ambienti casual dimostra la sua versatilità e il suo appeal duraturo.

Mob Wife e Quiet Luxury: Simboli di Potere e Discrezione

Le tendenze “Mob Wife” e “Quiet Luxury” si distinguono per come incarnano due estetiche radicalmente diverse, entrambe profondamente radicate in ideali di potere e raffinatezza. “Mob Wife” attinge alla figura romanzata della donna affascinante e pericolosa nei film di mafia, presentandosi con un look audace e sgargiante che mescola la glamour di alto livello con un senso di autorità e forza quasi teatrale. Questa estetica fa largo uso di pellicce sintetiche, stampe leopardate, e gioielli vistosi, elementi che insieme proiettano una dichiarazione di indipendenza e potenza.

D’altra parte, il “Quiet Luxury” esplora la sottigliezza dell’eleganza attraverso pezzi che parlano di un lusso discreto e di qualità senza tempo. Questo stile predilige i capi ben fatti ma understated, scegliendo marche che non esibiscono il loro logo in modo evidente ma sono riconoscibili agli occhi di chi conosce il vero valore. Designer come The Row, Loro Piana, e Loewe sono spesso citati in questa tendenza per la loro capacità di creare pezzi che incarnano la massima artigianalità senza dover ricorrere a elementi vistosi.

L’attrattiva di queste tendenze non è solo estetica ma anche psicologica e culturale. “Mob Wife” permette a chi la adotta di esprimere una forza e un’autonomia provocatoria, un modo per possedere e riconfigurare gli stereotipi di genere legati alla figura della ‘moglie del boss’. In contrasto, il “Quiet Luxury” risponde a un desiderio di distinguersi attraverso la modestia e l’eleganza, un’eleganza che parla a chi cerca di definirsi più attraverso la qualità e la sostanza che attraverso il mero apparire.

Questi stili si riflettono e risuonano con le correnti sociali e culturali più ampie, comprese le discussioni su genere, potere e identità. In un’epoca dove l’immagine e la percezione sono tutto, “Mob Wife” e “Quiet Luxury” offrono vie divergenti ma parallele per navigare e negoziare il concetto di lusso e potere nella moda contemporanea.

Dark Academia: L’Estetica dell’Intelletto

La tendenza della Dark Academia è un fenomeno culturale che si è affermato prepotentemente nei gusti della generazione più giovane, trovando una vasta eco su piattaforme come TikTok, dove ha raccolto miliardi di visualizzazioni. Questa estetica si ispira all’ambiente accademico classico, richiamando immagini di antiche biblioteche, poesia scritta a mano e un’atmosfera brumosa che ricorda le aule di Oxford e Cambridge. Le sue radici si estendono nel profondo fascino per la letteratura, la filosofia, la storia e le arti classiche, mescolando romanticismo e nostalgia con un forte senso di comunità e appartenenza.

Gli outfit tipici della Dark Academia enfatizzano un ritorno al rigoroso guardaroba scolastico, ma con una raffinata svolta intellettuale. Gli elementi di base includono pantaloni affusolati, gilet in tweed, camicie con colletto e cravatte sottili, tutti rigorosamente in tonalità di marrone, grigio e nero. Non mancano riferimenti al mondo accademico come borse in pelle vintage, occhiali da vista dall’aria sofisticata e libri antichi come accessori. Il tweed, il cashmere e il cotone pesante sono i tessuti prediletti, spesso accompagnati da calzature classiche come brogues o stivali in pelle scamosciata.

La popolarità della Dark Academia non è solo una questione di moda; riflette un desiderio più profondo di ritrovare un senso di scopo e di mistero nel mondo moderno. Attraverso la sua estetica, i giovani esplorano temi di solitudine, amore, scoperta di sé e ricerca della conoscenza. Questa tendenza offre una fuga dall’iper-connettività del mondo digitale, proponendo una visione della vita che valora la profondità intellettuale e la bellezza duratura.

Il fascino per questa estetica va oltre il semplice aspetto visivo; è anche un modo per i giovani di connettersi con i classici letterari e filosofici e di discutere questioni esistenziali in un modo che è sia personale che collettivamente condiviso. Il successo di serie televisive come “The Queen’s Gambit” e film come “Call Me By Your Name”, che esplorano temi di isolamento, genio e complessità emotiva, hanno ulteriormente cementato l’appeal di questa sottocultura.

Dark Academia è quindi più di una semplice moda passaggera; è una risposta alla superficialità percepita dei social media e alla frenesia del consumismo moderno. Offre un rifugio nell’intelletto e nella storia, un ritorno a un’epoca in cui il dialogo e la riflessione erano al centro della vita culturale. Con il suo incantevole blend di estetica e etos, la Dark Academia continua a influenzare non solo il modo in cui i giovani si vestono, ma anche come pensano, creano e sogno.

I “Core” Come Specchio del Tempo

I “Core” non sono semplicemente tendenze passeggere; sono veri e propri fenomeni culturali che riflettono e modellano i valori, le aspirazioni e le sfide delle generazioni che li adottano. Nel contesto dei rapidi cambiamenti tecnologici e culturali, queste estetiche emergono come modalità espressive che giovani utilizzano per navigare e dare senso al loro mondo. Ciascun “Core” è una finestra sulla psiche collettiva, un modo per gli individui di collegarsi, di distinguersi, o di trovare una comunità.

Ad esempio, il Barbiecore, con il suo abbraccio del rosa caldo e della femminilità audace, può essere visto come una riaffermazione del potere femminile in un’epoca di crescente sensibilizzazione su questioni di genere. Allo stesso tempo, il Normcore rappresenta un rifugio nell’ordinario, un anelito alla normalità in tempi di incertezza. Questi stili non solo influenzano le scelte di moda, ma anche le posture sociali, gli atteggiamenti e le interazioni quotidiane.

Il fascino del Dark Academia, con la sua nostalgia per un’epoca di rigore intellettuale e mistero romantico, rispecchia un desiderio di profondità e sostanza in contrasto con la spesso superficiale cultura delle immagini. In modo simile, il Quiet Luxury e il Mob Wife dialogano con idee di classe e potere, esplorando come il lusso e l’autorità possono essere manifestati e percepiti in modi nuovi e vari.

Il ritorno di estetiche come il Grandadcore e il Secretarycore suggerisce una nostalgia per il passato, o forse un’appropriazione ironica di esso, a seconda di come questi stili vengono adottati e adattati dai loro seguaci. Questa rielaborazione del vecchio dimostra una capacità di rinnovamento e di reinterpretazione che è fondamentale nella moda.

In definitiva, la proliferazione dei “Core” ci dice molto su come le generazioni più giovani stanno rispondendo alle pressioni del moderno ambiente sociale e tecnologico. Ogni nuova tendenza “Core” non è solo un fenomeno di stile, ma un barometro delle tensioni culturali del momento. Guardando al futuro, possiamo aspettarci che emergano nuovi “Core” come risposte creative ai cambiamenti globali, continuando a tessere il ricco tessuto della moda giovanile e della cultura contemporanea.

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